Brucoli, Villaggio di pescatori

Brucoli è un borgo marinaro, frazione del comune di Augusta, in provincia di Siracusa.
Castello di Brucoli
Brucoli nasce come villaggio di pescatori. Sulle pareti, lungo il corso del canale, sono visibili numerose grotte, tipiche abitazioni dell'età neolitica. A ovest del canale si apre una vasta area, la "Gisira", un grande tavoliere calcareo digradante verso il mare, dove all'estremo nord si trovano le tracce di un villaggio neolitico.

Secondo quanto racconta Tucidide nella sua Guerra del Peloponneso

Sul pianoro della Gisira in un'oasi di verde, sorge il Santuario della Madonna dell'Adonai, con l'annesso eremo, costruito su una grotta naturale, già di uso greco, sulla cui parete di fondo si può ammirare una figura di Madonna con Bambino Gesù che, secondo la tradizione, sarebbe stata dipinta nel IV secolo dal vescovo di Lipari Agatone, qui rifugiatosi per sfuggire alle persecuzioni.











Il torrente Porcària, l'antico Pantakyas, prima di giungere alla contrada "Baia Arcile", in un'ansa dalle pareti alte presenta cavità di tombe dell'età del bronzo, lungo tutto il costone chiamato Vallone Maccaudo. Nei secoli passati pare che il fiume fosse navigabile per una lunga tratta nell'entroterra, e veniva usato per il trasporto delle merci dalla costa verso l'interno.



Il governatore Giovanni Cabastida nel '400 fece costruire il castello a guardia dell'emporio e dei magazzini dove si caricavano le merci da esportare. Il Caricatore di Brucoli (così venivano chiamati i porti da cui partivano e a cui giungevano le merci) in età aragonese era molto importante per la sua attività e fu accorpato al regio demanio. In un'ala del castello fu adibita una piccola chiesa, la prima del paese, e sopra il torrione sud-occidentale furono edificati due pilastri a mo' di campanile. Sempre all'interno del castello vi era una stanza utilizzata come luogo di sepoltura.

L'ottocentesca chiesa parrocchiale ad unica navata, edificata a più riprese, è dedicata a San Nicola di Bari, protettore dei naviganti e patrono del paese. Secondo una tradizione locale, i marinai di una nave invocarono in mezzo alla tempesta il Santo e trovarono rifugio nel canale di Brucoli. In segno di riconoscenza portarono nella chiesa in costruzione il quadro raffigurante San Nicola in trono, oggi divenuto pala dell'altare maggiore. L'edificio sacro ha subito gravi danni a causa del terremoto del 13 dicembre 1990. Messo in sicurezza e provvisoriamente riaperto il 25 maggio 1997, è stato restaurato e riaperto al culto il 18 dicembre 2005. Di grande pregio è l'ottocentesco simulacro ligneo di San Nicola, che si conserva sull'altare maggiore, dietro il quadro che raffigura il Santo.


L'ultima domenica di luglio si svolge la festa del patrono San Nicola. Ad anni alterni si festeggia con una lunga processione di barche sul mare. Al largo, dalla barca che porta il simulacro del Patrono viene gettata in mare una corona di alloro in memoria dei caduti del mare.